Signorina, crede veramente a quello che sta dicendo?

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Domanda parecchio imbarazzante, auguro a tutti di poter sempre rispondere con un sonoro energico e senzapensieri Sì.

La domanda è applicabile a tutti i campi della vita e non è rivolta solo alle Signorine. Autoanalisi, relazioni con gli altri, lavoro. Ognuno fa i conti con le proprie risposte, che possono variare nel tempo e che ammettono piccoli, innocenti margini di autogiustificazione. Stiamo parlando a noi stessi, è lecito dirsi qualche bugia bianca per sopravvivere. Piccola eh, o molto creativa. L’importante è porsi periodicamente la domanda e, ogni volta, crescere.

Realisticamente, so bene che nel corso di una giornata, o di una vita, capita di dover fingere di cadere da peri molto alti, ridendo per giunta. Ridendo di una risata svaporata, talvolta, quella che alimenta il meccanismo per cui se sei una persona di genere femminile a contatto con il pubblico, devi essere automaticamente signorina e mediamente scema. Non tutti lo pensano, per fortuna, ci sono anche quelli che hanno ben assimilato il bugiardino per l’utente o, più semplicemente hanno un briciolo di educazione. Forse perché anche a loro, ogni tanto, viene chiesto: ma credi davvero a quello che stai dicendo?

Conto i miei peri, li guardo da sotto in su, non danno molti frutti al momento. Però ci sono momenti della vita in cui Sì, credo veramente a quello che sto dicendo/facendo/scrivendo. Succede quando nella dinamica domanda/risposta tra persone si crea un gioco di squadra, sia esso leggero o serissimo. Ieri sera, pubblicando Tutte le sedie di A. è successo. Le mie domande e le risposte di A. sono state un sonoro energico e senzapensieri Sì.

A. naturalmente è la donna di oggi.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. anna ha detto:

    grazie per le tue parole

  2. anna ha detto:

    grazie. Come già detto, sei un tassello nella costruzione del mio cammino verso me stessa.

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